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Cinema

Il consiglio d'Egitto

2002 - Storico

NAZIONE Italia, Francia, Ungheria
Tratto dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia
DURATA 135 minuti
REGIA Emidio Greco
PRODUZIONE Mariella Li Scacchi & Amedeo Letizia per FACTORY (Italia)
DISTRIBUZIONE Key Films

CAST
Silvio Orlando, Tommaso Ragno, Renato Carpentieri, Marine Delterme, Yann Collette, Antonio Catania, Leopoldo Trieste, Enzo Vetrano, Ubaldo Lo Presti, Guido Cerniglia, Carlo Vitale, Ornella Giusto.

SINOSSI

Nel 1782 la nave di Abdallah Mohamed ben Olman, ambasciatore del Marocco, fa naufragio sulle coste siciliane. A Palermo dove è approdato nessuno sa parlare arabo. È necessario quindi trovare un interprete. Si fa avanti il fracappellano Vella. Il frate, un maltese di umili origini, afferra l’occasione della sua vita e finge di essere un fine conoscitore di quell’idioma. Partito l’ambasciatore Vella, diventato abate, si inventa di sana pianta un documento “Il Consiglio d’Egitto” che permetterebbe l’abolizione dei privilegi feudali.

 

Leonardo Sciascia ed Emidio Greco: un osmosi che al cinema funziona. Dopo “Una storia semplice” (1991), il parco regista di “L’invenzione di Morel” e “Un caso d’incoscienza” (solo sei opere in quasi trent’anni), si misura con un altro romanzo dello scrittore siciliano. Greco ha il merito di non farsi condizionare dagli stilemi contemporanei: la sua trasposizione ha un sapore d’antico, e lo diciamo nella sua accezione migliore; le sequenze scelgono percorsi poco accidentati dai ritmi a cui ci siamo purtroppo abituati e così il suo viaggio nel Settecento (ma anche nell’Oggi) si concede il lusso di fermate non prenotate dalla moda, bensì dall’urengenza di spegnere quella sete disperata che colpisce i curiosi, e chi non si accontenta delle versioni ufficiali. La straordinaria interpretazione di Silvio Orlando sta tutta nella felice contraddizione di due battute: “Rivoluzione: quel levati tu che mi ci metto io” e “Senza il prurito di mettere sottosopra il mondo”. Un Oscar per il sublime minimalismo.

PREMI, RICONOSCIMENTI E CANDIDATURE
L’opera di Emidio Greco ha rappresentato l’Italia al Festival di Cannes nel 2002, nello stesso anno ha vinto il Nastro D’Argento per la scenografia ed ha ricevuto una nomination al Montreal World Film Festival ed è stata riconosciuta di Interesse Culturale Nazionale, realizzata con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento dello Spettacolo.